martedì 4 ottobre 2016

Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi





L'autrice. Azar Nafisi è figlia di Ahmad Nafisi, ex sindaco di Teheran, e di Nezhat Nafisi, prima donna ad essere eletta al parlamento iraniano All'età di 13 anni viene mandata dai suoi genitori in Inghilterra per continuare gli studi, che porta poi a compimento  negli Stati Uniti, dove si laurea in letteratura inglese ed americana presso l'Università dell'Oklahoma. Nafisi ritorna in Iran nel 1979, divenendo professoressa di Letteratura Inglese presso l'Università Allameh Tabatabai di Tehran; incarico che terrà per 18 anni, eccetto che tra il 1981 e il 1987, quando sarà espulsa per non aver rispettato le norme vigenti sull'abbigliamento.
Testimone della rivoluzione islamica e della presa di potere dell'ayatollah Khomeini, Nafisi, proveniente da un'educazione fortemente occidentale, diverrà presto un'oppositrice del regime.
Nel 1195, trovandosi impossibilitata a continuare le sue lezioni senza attirare il biasimo delle autorità, si licenzia ed invita sette delle sue migliori studentesse a seguire delle lezioni-dibattito ogni giovedì mattina in via del tutto privata a casa sua, lontane da orecchie e occhi indiscreti. Insieme analizzano e studiano le opere più controverse e censurate dal regime: Lolita, Madame Bovary e il grande Gatsby, cercando di comprenderle ed interpretarle in chiave attuale e iraniana. Questa esperienza sarà materia del suo libro di successo: Leggere Lolita a Teheran.
Qualche anno prima di lasciare l'Iran, torna all'insegnamento universitario dei classici della letteratura occidentale. Nafisi lascia l'Iran nel 1197 e si trasferisce con il marito ed i figli negli Stati Uniti. Insegna letteratura inglese presso la prestigiosa Paul Nize School of Advanced International Studies della Johns Hopkin di Washington D.C. dove dirige il Dialogue Project, e collabora con il Foreign Policy Institute
È negli Stati Uniti, in lingua inglese, che scrive il romanzo, Leggere Lolita a Teheran, tradotto in ben 32 lingue, che l'ha consacrata come una delle più capaci e promettenti scrittrici iraniane.
 
La trama. La professoressa Nafisi decide di interrompere il suo insegnamento all'università Allameh Tabatabei, a causa delle continue pressioni della Repubblica Islamica dell'Iran sui contenuti delle lezioni ed in generale sulla sua vita di donna. Tuttavia non lascia totalmente l'insegnamento, e decide di indire un seminario da tenersi ogni giovedì mattina presso la sua abitazione. Partecipano le sette studentesse migliori dell'autrice: Manna, Nassrin, Mahshid, Yassi, Azin, Mitra e Sanaz.
Al seminario si discute di letteratura, in particolare di grandi romanzi come Lolita, Il grande Gatsby, Orgoglio e pregiudizio, Cime tempestose, Daisy Miller e Piazza Washington, ma anche Invito a una decapitazione e Le mille e una notte e tanti altri. Tutti vengono analizzati alla luce delle esperienze che le ragazze e la professoressa vivono nella repubblica islamica dell'Iran. Vengono fatti continui riferimenti al passato delle ragazze e a come e perché sono entrate in contatto con la professoressa Nafisi.
Con il passare del tempo, durante il seminario, le ragazze fraternizzano e cominciano a raccontare i loro fatti privati. Si scoprono così i dettagli delle loro vite. Manna è una poetessa sposata per amore con un ragazzo anch'esso appassionato di letteratura di nome Nima. Azin, una ragazza molto bella, è sposata con un uomo molto ricco che la picchia. Sanaz è fidanzata con un ragazzo che vive in Inghilterra e che ha visto pochissimo. Yassi è l'allegra del gruppo. Nassrin è una contraddizione in termini e ha passato cinque anni in prigione.
Ognuna di esse, a modo suo, espone le difficoltà di essere donna nella repubblica islamica dell'Iran, a partire dall'imposizione di un certo tipo di abbigliamento e dalle difficoltà della vita quotidiana.
Nel romanzo compaiono anche altri personaggi come Bijan marito dell'autrice, il "mago", i figli della Nafisi, vari professori e persone collegate al mondo universitario. Vengono fatti anche riferimenti a personaggi pubblici iraniani, a partire dall'ayatollah Khomeini
Liberamente tratto da Wikipedia

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