mercoledì 9 novembre 2016

E non disse nemmeno una parola di Heinrich Böll

Heinrich Böll (Colonia 21 dicembre 1917 - Langenbroich 16 luglio 1985)
 
Böll era l'ottavo figlio di un falegname di Colonia. Cresciuto in ambiente cattolico, pacifista e progressista, Böll si oppose al partito nazista e negli anni trenta rifiutò l'iscrizione nella Gioventù hitleriana. Dopo la maturità nel liceo umanistico, dal 1937 lavorò come apprendista presso una libreria di Bonn fino al 1938, quando interruppe l'apprendistato e si dedicò ai suoi primi scritti. Nel 1939 si iscrisse al corso di laurea in letteratura tedesca e filologia classica presso l'Università di Colonia, ma ben presto venne arruolato nell'esercito. Combatté in Francia, Romania, Ungheria e Russia. Nel 1942, durante una licenza, sposò Annemarie Čech.  Nel 1946 iniziò gli studi di letteratura tedesca all'università di Colonia e nel 1947 cominciò la sua carriera da scrittore con la pubblicazione di una serie di racconti brevi su alcuni giornali. Nel 1949 fu pubblicato il primo romanzo, Der Zug war pünktlich (Il treno era in orario). Seguirono molti romanzi e racconti. Sono per lo più ambientati nella Germania post-bellica e raccontano di emarginati in una società che cerca di rimuovere velocemente il passato. Böll fu un esponente di spicco degli scrittori tedeschi che cercarono di confrontarsi con la memoria della guerra, il nazismo e l'Olocausto, e i relativi sensi di colpa.
Nei suoi scritti, oltre a criticare nettamente la Germania nazista, trova altri bersagli polemici nella società postbellica: le autorità della politica, dell'economia e della chiesa, che egli accusa, ora ironicamente, ora aspramente, di conformismo, mancanza di coraggio, abuso di potere. Nel 1972 gli venne conferito il Premio Nobel per la Letteratura per i suoi numerosi romanzi, racconti, saggi. L'anno prima era stato pubblicato il romanzo Foto di gruppo con signora, nel quale, tramite la biografia di una donna, viene rappresentata la storia della Germania dalla prima guerra mondiale agli anni sessanta. Le sue opinioni politiche contro la guerra fredda e la corsa agli armamenti gli attirarono simpatie in Unione Sovietica, senza che tuttavia lo scrittore potesse essere tacciato di comunismo Nel 1974 fu pubblicato il libro di Böll ora più conosciuto, L'onore perduto di Katharina Blum, che rappresenta un contributo al dibattito sulla violenza degli anni settanta e si confronta criticamente soprattutto con la stampa del gruppo Springer, editore del Bild.
Negli anni successivi si occupò ancora dei problemi politici della Germania e di altri paesi, come la Polonia e l'Unione Sovietica, il Sud America e il Vietnam. Si espresse criticamente verso la Chiesa cattolica e nel 1976 con un atto dimostrativo uscì da essa, senza peraltro rinnegare la fede. Trovò nel teologo Karl Rahner un punto di riferimento cristiano, oltre che una presenza amica, e sostenne anche negli ultimi anni il movimento pacifista. Visse con la moglie Annemarie sia a Colonia, città alla quale fu sempre profondamente legato, sia tra i monti Eifel nella Renania-Palatinato, vicino a Langenbroich, dove morì nel 1985.

E non disse nemmeno una parola è la cronaca del fuggevole incontro, dopo quindici anni di matrimonio, tra due ex coniugi: Fred, che ha abbandonato la casa non sopportandone la soffocante atmosfera di miseria, e sua moglie Kate, che è rimasta tenacemente al suo posto, accanto ai bambini. Il romanzo, considerato da molti il capolavoro di Heinrich Boll, descrive le poche indimenticabili ore che i due trascorrono insieme e che culminano con il tentativo di Fred di riconquistare l'amore della moglie.
La vicenda, pura ed essenziale, si svolge entro lo squallido scenario di una città tedesca dell'immediato dopoguerra, tra le torri di una cattedrale gotica, le baracche di una fiera e le tristi stanze di un modesto albergo, dove, fra discorsi e ripensamenti, Fred e Kate riscoprono un duplice passato di tenerezza e di lotte, di incontri e di separazioni, facendo maturare il destino di una nuova convivenza.

Liberamente tratto da Wikipedia