lunedì 15 maggio 2023

Staccando l'ombra da terra di Daniele Del Giudice

Daniele Del Giudice (Roma, 11 luglio 1949 – Venezia, 2 settembre 2021)

Dopo un periodo come critico e giornalista per Paese Sera, Del Giudice ha esordito nel 1983 con il romanzo Lo stadio di Wimbledon. Scoperto da Italo Calvino e edito, come i successivi, da Einaudi, è incentrato sulla figura di Bobi Bazlen ( critico letterario e traduttore italiano).

Il suo secondo libro, che lo ha imposto all'attenzione della critica e dei lettori internazionali, è stato Atlante occidentale (1985), che racconta il rapporto tra il fisico Pietro Brahe e lo scrittore Ira Epstein, mettendo in dialogo, tra i primi, scienza e letteratura.

Nel 1988 Del Giudice ha pubblicato Nel museo di Reims, sul singolare rapporto, fondato sulle reciproche menzogne, tra il giovane Barnaba, sull'orlo della cecità, e una misteriosa presenza femminile.

Nel 1994 esce Staccando l'ombra da terra, libro unitario che intreccia sei racconti dedicati al volo, alla responsabilità, alla perdita e alla testimonianza. Salutato dalla critica come il libro della maturità letteraria di Del Giudice, vinse numerosi premi nazionali tra i quali il prestigioso Bagutta. Dal racconto Unreported inbound Palermo, contenuto in Staccando l'ombra da terra, sono stati poi tratti l'omonimo spettacolo teatrale di Marco Paolini e il dramma musicale di Alessandro Melchiorre.

Il 1997 è l'anno di edizione della raccolta Mania, che include sei racconti visionari sul nostro tempo, dedicati alle manie (L'orecchio assoluto), ai paradossi (Com'è adesso), alla necessaria transitorietà (Come cometa) o all’affermarsi della realtà virtuale (Evil live!Dillon Bay), anticipando i temi della narrativa europea successiva.

Nel 2001, riprendendo la tematica di Unreported inbound Palermo, scrive insieme a Marco Paolini I-TIGI, Canto per Ustica, testo di uno spettacolo teatrale sulla tragedia del DC9 Itavia precipitato nel 1980.

Il suo ultimo romanzo, Orizzonte mobile, collega i primi viaggi di esplorazione dell'Antartide alla sua personale esperienza di viaggiatore in Antartide e Terra del Fuoco.

Del Giudice ha ottenuto numerosi riconoscimenti e i suoi lavori sono stati pubblicati in 12 lingue.

All'indomani della diagnosi di Alzheimer, nel 2014, la Presidenza dei Ministri gli ha attribuito un assegno straordinario vitalizio, riconoscendo il suo alto ruolo nel rappresentare la cultura italiana nel mondo non solo attraverso l'opera letteraria e saggistica, ma anche come promotore e organizzazione di eventi culturali di respiro internazionale.

Il 27 luglio 2021 gli è stato assegnato il Premio Campiello alla carriera, che avrebbe dovuto ritirare il 4 settembre dello stesso anno. Muore il 2 settembre 2021.

Trama

Sulle orme di Antoine de Saint-Exupéry, la passione per il volo - e la libertà che offre a chi vola - spinge il narratore a seguire le orme del suo predecessore scomparso tra la Corsica e il continente il 31 luglio 1944, probabilmente abbattuto da un caccia tedesco. I racconti, aventi vari protagonisti, spaziano dalle esperienze personali di addestramento, alla costruzione storica delle imprese eroiche degli aerosiluranti durante la seconda guerra mondiale, da episodi recenti fino ai voli della letteratura, il segreto di chi sa staccare l'ombra da terra viene inseguito attraverso la figura di un "maestro di volo" che compare ad intermittenza lungo tutto il libro.

 

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