Colum McCann è nato a Dublino, il 28
febbraio 1965. Suo padre Sean McCann era giornalista e scrittore. Seguendo
le orme paterne, McCann ha iniziato a scrivere a undici anni come cronista delle
partite di calcio della sua zona. Ha studiato giornalismo a Dublino e durante il
college scriveva per alcuni giornali irlandesi. Nel 1986 è emigrato negli Stati
Uniti, in Massachusetts, dove inizialmente ha vissuto guidando una golf cart su
un campo da golf. In seguito per due anni ha girato gli Stati Uniti in
bicicletta per accumulare esperienze utili per poter diventare uno scrittore.
Nel 1988 si è trasferito in Texas, dove ha completato gli studi e scritto
racconti per il giornale dell’università. Nel 1993 è andato in Giappone con sua
moglie, sposata un anno prima, dove entrambi hanno insegnato inglese e dove ha
completato una raccolta di novelle. Dopo un anno e mezzo sono tornati negli
Stati Uniti, a New York, dove vive ancora oggi con la moglie e i tre figli. Il
primo romanzo è del 1998 This Side of Brightness (I figli del buio) a
cui sono seguiti diversi racconti. Nel 2001 ha pubblicato La sua danza,
un romanzo sulla vita di Rudolf Nureyev, e nel 2006 Zoli. Storia
di una zingara. Il successo internazionale è arrivato nel 2008 con il
romanzo Lascia che il mondo giri, vincitore di numerosi premi. Tra il 2010
e il 2020 ha scirtto il romanzo Transatlantico, diversi racconti e uno
spettacolo teatrale tratto dall’Ulisse di Joyce. Dopo un periodo trascorso in Medio
Oriente nel 2020 esce il romanzo Apeirogon e nel 2024 American Mother.
McCann è attivo in diverse istituzioni benefiche a New York e in Irlanda e
ha fondato la nonprofit Narrative 4, che promuove la scrittura tra i
giovani come “mezzo per migliorare le loro vite, le comunità e il mondo”.
Trama
Bassam Aramin è palestinese. Rami
Elhanan è israeliano. Il conflitto colora ogni aspetto della loro vita
quotidiana, dalle strade che sono autorizzati a percorrere, alle scuole che le
loro figlie, Abir e Smadar, frequentano, ai check point. Sono costretti senza
sosta a negoziare fisicamente ed emotivamente con la violenza circostante. Come
l'Apeirogon del titolo, un poligono dal numero infinito di lati,
infiniti sono gli aspetti, i livelli, gli elementi di scontro che vedono
contrapposti due popoli e due esistenze su un'unica terra. Ma il mondo di
Bassam e di Rami cambia drammaticamente e irrimediabilmente quando Abir, di
anni dieci, è uccisa da un proiettile di gomma e la tredicenne Smadar rimane
vittima di un attacco suicida. Quando Bassam e Rami vengono a conoscenza delle
rispettive tragedie, si riconoscono, diventano amici per la pelle e decidono di
tentare di usare il loro comune dolore come arma per la pace.
Liberamente tratto dal web
Nessun commento:
Posta un commento
Dite la vostra ...