Cormac McCarthy (Providence, 20
luglio 1933 – Santa Fe, 13 giugno 2023)
Figlio di un avvocato di successo e
terzo di sei figli, McCarthy nacque a Providence, nel Rhode Island, e
si trasferì ancora piccolo con la famiglia nel Tennessee a Knoxville,
dove frequentò una scuola cattolica. Nel 1951 iniziò a
frequentare l'Università del Tennessee, ma due anni dopo si arruolò
nell'esercito, dove rimase per quattro anni, due dei quali passati
in Alaska, dove condusse anche un programma radiofonico. Nel 1957,
tornato nel Tennessee, riprese l'università e scrisse due racconti, Wake for
Susan e A Drowning Incident, pubblicati in un giornale di
studenti, che gli valsero ciascuno il premio Ingram-Merril. Nel 1961 sposò
Lee Holleman, da cui ebbe un figlio, Cullen. Lasciati gli studi senza laurea,
si trasferì con la famiglia a Chicago, ma al ritorno in Tennessee l’anno
dopo, il matrimonio finì. Il primo romanzo di McCarthy fu Il guardiano del
frutteto nel 1965, nello stesso anno grazie a una borsa di studio si
imbarcò su una nave diretto in Irlanda. Durante il viaggio si innamorò di Anne
De Lisle, la cantante della nave, con la quale si sposò l'anno seguente,
in Inghilterra. Grazie a una nuova borsa di studio fece anche un viaggio
in Europa del sud. A Ibiza, dove concluse il secondo romanzo, Il
buio fuori (Outer Dark). Nel 1969 tornò nel
Tennessee, a Louisville, dove scrisse Figlio di Dio pubblicato
poi nel 1973. Nel 1976 si separò anche da Anne De Lisle e si
trasferì a El Paso, in Texas. Nel 1979 pubblicò Suttree
e nel 19885 Meridiano di sangue. Dal 1992 al 1998 lavorò
alla cosiddetta Trilogia della frontiera, composta dai
romanzi Cavalli selvaggi, Oltre il confine e Città
della pianura, una raccolta incentrata sulle avventure di due cowboy.
Nel 2005 uscì il thriller Non è un paese per vecchi,
da cui è tratto un film dei fratelli Coen, che fece conoscere McCarthy a
un pubblico più ampio, soprattutto al di fuori degli Stati Uniti.
Nel 2007 pubblicò La strada, vincitore del Premio
Pulitzer per la narrativa, anche da questo romanzo è stato realizzato
l'adattamento per il grande schermo. McCarthy
visse gli ultimi anni nel Nuovo Messico, a Tesuque, con la terza moglie
Jennifer Winkley, sposata nel 1997, e il figlio John. Era molto attivo nella
comunità locale di Santa Fe e soprattutto nel "Santa Fe Institute",
fondato da un suo amico, il fisico Murray Gell-Mann, e tuttavia non
frequentava il mondo letterario e mondano come ci si aspetterebbe da uno
scrittore di grande fama. Nel 2022 escono i suoi ultimi romanzi Il
passeggero e Stella Maris. Il 13 giugno 2023 muore
"serenamente e per cause naturali" nella cittadina di Santa Fe dove
viveva ormai da decenni, quasi un mese prima del suo novantesimo compleanno.
Trama
Un padre e un figlio (entrambi
senza nome) percorrono una lunga strada asfaltata verso sud, per sfuggire ai
rigori invernali, in un'America sopravvissuta a una non meglio descritta
catastrofe che ha spazzato via ogni essere vivente, tranne gli uomini (infatti
non vengono quasi mai menzionati gli animali). Anche l'umanità è rimasta
decimata e ridotta ad uno stato di vita primitiva, totalmente privata di
qualsiasi risorsa energetica e tecnologica. Da vari indizi sparsi nel romanzo
si potrebbe supporre che la catastrofe sia stata una guerra nucleare o l'esplosione
di un supervulcano o l'impatto di un asteroide. Tuttavia
l'autore resta sempre volutamente vago su questo punto, contribuendo alla
sensazione di straniamento allucinato che pervade tutto il romanzo. Le giornate
dei due personaggi sono caratterizzate da una costante lotta per procurarsi del
cibo, per ripararsi dalle rigidità del clima, nel continuo terrore di
imbattersi in altri loro simili, divenuti pericolosi. Le notti sono sprofondate
nel buio più assoluto e sono foriere di paure ancestrali. L'uomo porta con sé
una pistola nella quale sono rimasti solo due colpi. L'uomo ricorda di come la
sua compagna e madre del bambino avrebbe voluto usare la pistola per mettere
fine alle loro esistenze prive di speranza. Ma la riluttanza dell'uomo verso
l'uccidere sé stesso ed il figlio ha costretto la madre ad ammazzarsi senza
salutare il proprio figlio, lasciando nella pistola soltanto due proiettili. Quando
ormai il proiettile rimasto è uno solo, l'uomo raccomanda al bambino di farne
uso per uccidersi, in caso di estremo pericolo, ma il ragazzo rifiuta e la
pistola rimarrà solo come arma di difesa per entrambi. Nella seconda metà del
libro emerge sempre più il peculiare comportamento del bambino nei confronti di
quell'ambiente ostile, dal momento che, nonostante tutte le loro drammatiche
peripezie, il bimbo mantiene un costante filo di speranza circa il destino che
li attende. Poco alla volta si assiste ad una sorta di trasfigurazione quasi
divina del bambino agli occhi del padre, ultima speranza per quella terra
desolata, mentre l'uomo cede progressivamente alla debolezza ed alla malattia,
provocati dallo stato di indigenza, dalle fatiche e dagli stenti a cui si è
sottoposto per preservare in vita il figlio. Al termine, il padre si spegne tra
le braccia del figlio, a causa di una gravissima bronchite. Ora di fronte
al ragazzino sembra aprirsi un futuro di speranza, dal momento che, guidato
dalla sua forza interiore, egli si annette a nuove comunità di sopravvissuti,
nelle quali un rinnovato senso di civiltà e di convivenza pacifica sembra farsi
debolmente strada.
Liberamente
tratto dal web
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